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Web

La rete è un contenitore enorme di memoria. E’ però fondamentale vigilare sui contenuti, impedire che passi attraverso il web una memoria falsa o falsificata, in generale e naturalmente anche per ciò che attiene alla Shoah. Come diceva Carlo Levi, “le parole sono pietre, qualche volta possono far male”. E questo vale anche per le parole scritte e che si leggono sul web. Una informazione messa in rete, un qualsiasi documento può essere paragonato al “viaggio di una scintilla”.Mantenerla in vita, continuare a trasmetterla, è nostra responsabilità. Utilizzare il web significa adeguare il messaggio al linguaggio dei loro utilizzatori: in gran parte i giovani. Si leggono, e ci auguriamo, si continuinueranno sempre a leggere libri e giornali, ma molto si legge anche sullo schermo del pc.
Quando abbiamo a che fare con un libro un solo colpo d’occhio ci fa distinguere tra una versione filologicamente impeccabile di un classico ed un romanzo da bancarella. In rete questo vantaggio non è dato.
Gli educatori sanno bene che le nuove tecnologie condizionano i giovani nei loro modi e nel loro pensiero: proprio per questo debbono farsi garanti delle proposte, in particolare quando debbono guidare lo studente nel mare magnum del web. E comunque è indispensabile sottolineare che lo studio fatto attraverso il web va incasellato all’interno del percorso di studio.
Per usare in modo proficuo il web si dovrebbe essere in grado di guidare la ricerca, indirizzandola in particolare verso la storiografia, la memorialistica ed i documenti (fotografie, disegni, documenti d’archivio, ecc.)
Inoltre al di là della intenzionalità dei curatori del sito, troppo spesso i siti di Shoah propongono l’orrore dei racconti e soprattutto delle immagini come chiave per catturare il navigatore. Anche su questo si deve vigilare.

Se digitiamo la parola Shoah su Google, il motore di ricerca attualmente più usato, si aprono come in un abisso 600.000 pagine in italiano e 4.000.000 totali. Quali può scegliere l’insegnante?
Abbiamo cercato di limitare al massimo il numero di siti che consigliamo, e che però siamo certi costituiranno un valido e completo supporto per gli insegnanti.