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Presentata, il 24 luglio, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali la "Giornata Europea della Cultura Ebraica"

Urbani: Un'iniziativa che testimonia la felice integrazione tra le tradizioni ebraiche e la vita civile e democratica italiana
Luzzatto: Europa unita solo se inclusiva di identità culturali e radici diverse


"Un ringraziamento e un saluto all'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane anche da parte dei colleghi dell'Unione Europea." Si è aperta con il messaggio del ministro Urbani la conferenza stampa di presentazione della IV Giornata Europea della Cultura Ebraica che si è svolta al Ministero per i Beni e le Attività Culturali. "Grazie a questa iniziativa, che in occasione del Semestre Europeo assume un significato ancora più particolare - recita il messaggio del Ministro - si mantiene e si consolida il dialogo tra le culture."

"Unità significa innanzitutto inclusione di tutte le culture, pari dignità e prospettive future: solo così il concetto di un'Europa Unita può avere un futuro." E' intervenuto con queste parole Amos Luzzatto "se ci si limita ad una elencazione di identità culturali aggettivate l'Europa è destinata al fallimento. - ha continuato il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane - Le radici culturali del passato sono importanti ma quello che oggi conta è guardare al futuro per far prevalere le ragioni della coesione e dello scambio su quelle della disgregazione e della esclusione".

Questo è lo spirito con cui anche quest'anno le Comunità Ebraiche Italiane hanno organizzato in Italia la IV edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica che coinvolgerà, il prossimo 7 settembre, ben 47 località della nostra Penisola in contemporanea con 23 Paesi del Vecchio Continente.
"Nel corso degli anni si è registrata una sempre maggiore richiesta di adesione alla 'Giornata' da parte di Comuni e Pro Loco anche nelle città che, pur recando tracce di un'antica presenza ebraica, oggi non ospitano più una comunità". E' intervenuta così Annie Sacerdoti responsabile del Comitato Italiano per l'organizzazione della Giornata. "E' l'esempio di Trani - continua la Sacerdoti - che quest'anno per la prima volta aderisce all'iniziativa riscoprendo una cultura antica ma non sepolta che torna ad essere viva ed attuale".

Sarà Verona la città dove verrà inaugurata il 7 settembre la Giornata "Italiana". Sulle manifestazioni veronesi si è soffermato Carlo Rimini, Presidente della Comunità ebraica della città. "E' un'occasione importante per la comunità ebraica e per la città che inaugurerà proprio in quest'occasione la Sinagoga ristrutturata ed il complesso di edifici destinato ad ospitare attività culturali, mostre ed una biblioteca".

La presentazione alla stampa è stata animata da canti e letture di due interpreti dell'arte ebraica, Olek Mincer e Evelina Meghnagi, provenienti rispettivamente dalla Polonia e dalla Libia che hanno trovato in Italia asilo e un terreno favorevole dove esprimersi artisticamente.

Come nelle precedenti edizioni anche quest'anno i siti ebraici, musei, sinagoghe, bagni rituali, normalmente chiusi al pubblico, apriranno le porte alle decine di migliaia di visitatori attesi dando un contributo significativo al dialogo e alla conoscenza di una cultura e di una tradizione ancora parzialmente sconosciute.

Oltre l'Italia i Paesi europei che aderiscono alla "Giornata Europea della Cultura Ebraica" sono: Austria, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svizzera, Turchia, Ucraina e Ungheria.